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Sono necessarie ulteriori azioni nell’UE per ridurre l’impatto dei pesticidi chimici

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Notizie Pubblicato 14/09/2023 Ultima modifica 14/09/2023
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Nonostante i progressi compiuti in alcuni Stati membri dell’UE per ridurne l’uso, l’inquinamento da pesticidi rappresenta ancora un rischio significativo per la salute umana e l’ambiente, secondo una relazione dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) pubblicata oggi. Per invertire questa tendenza, occorre fare molto di più per raggiungere gli obiettivi dell’UE in materia di inquinamento zero e ridurre del 50 % l’uso e il rischio di pesticidi chimici e più pericolosi entro il 2030.

L’uso diffuso di pesticidi è una delle principali fonti di inquinamento, che contamina l’acqua, il suolo e l’aria, determina la perdita di biodiversità e porta alla resistenza agli antiparassitari. L’esposizione umana ai pesticidi chimici è collegata a malattie croniche, come cancroe patologie cardiache, respiratorie e neurologiche.

La nuova nota informativa dell’AEA dal titolo «How pesticides impact human health and ecosystems in Europe» (L’impatto dei pesticidi sulla salute umana e sugli ecosistemi in Europa) riassume le più recenti conoscenze in merito all’impatto dei pesticidi chimici sulla nostra salute e sull’ambiente e illustra le buone pratiche per ridurne l’uso e il rischio in tutta Europa senza mettere a rischio l’approvvigionamento alimentare.

 

Uso e impatti dei pesticidi: cosa si sa

Il settore agricolo europeo si basa ancora sull’uso di elevati volumi di pesticidi chimici per mantenere i raccolti; l’ammontare delle vendite di pesticidi è rimasto stabile nell’ultimo decennio. I pesticidi sono utilizzati anche nella silvicoltura, lungo le strade e le ferrovie, nonché in parchi pubblici, parchi giochi o giardini ampiamente visitati dal pubblico, in particolare dai bambini, dalle donne in gravidanza e dagli anziani, gruppi più vulnerabili ai pesticidi.

Dal 2011 al 2020, le vendite di pesticidi negli Stati membri dell’UE-27 sono rimaste relativamente stabili intorno alle 350 000 tonnellate all’anno.

Nel 2020 uno o più pesticidi sono stati rilevati al di sopra delle rispettive soglie di preoccupazione (che presentano un rischio per la salute umana) nel 22 % di tutti i siti di monitoraggio nei fiumi e nei laghi in Europa. In termini di inquinamento del suolo, l’83 % dei terreni agricoli esaminati in uno studio del 2019 conteneva residui di pesticidi.

L’inquinamento da pesticidi è uno dei principali fattori di perdita di biodiversità in Europa. In particolare, l’uso di pesticidi ha causato un calo significativo delle popolazioni di insetti, minacciando il ruolo critico che svolgono nella produzione alimentare, in particolare l’impollinazione della maggior parte delle colture di frutta e verdura.

Le persone sono principalmente esposte ai pesticidi attraverso la dieta, che annovera gli alimenti e l’acqua potabile, nonché quando trascorrono del tempo nelle aree in cui vengono applicati i pesticidi e, per i lavoratori agricoli, sul posto di lavoro. Uno studio di biomonitoraggio umano su larga scala condotto tra il 2014 e il 2021 in cinque paesi europei ha rilevato la presenza di almeno due pesticidi nell’84 % dei campioni raccolti tra i partecipanti all’indagine.

Nello studio citato, sono stati rilevati livelli di pesticidi costantemente più alti nei bambini, i qualisono particolarmente sensibili agli impatti negativi delle sostanze chimiche sulla salute, che negli adulti. L’esposizione umana ai pesticidi chimici è collegata a una serie di malattie croniche gravi, come il cancro e le malattie cardiache, respiratorie e neurologiche, nonché a ritardi di sviluppo dei bambini.

 

Raggiungere gli obiettivi: ridurre l’uso dei pesticidi

Nel 2020, la strategia «dai campi alla tavola» della Commissione europea ha introdotto due obiettivi di riduzione dei pesticidi: una riduzione del 50 % dell’uso e del rischio dei pesticidi chimici e una riduzione del 50 % dell’uso dei pesticidi più pericolosi. La strategia è una parte fondamentale del Green Deal europeo e mira a rendere i sistemi alimentari europei equi, sani e sostenibili. Il raggiungimento degli obiettivi richiederà un maggiore impegno da parte dei responsabili politici dell’UE e degli Stati membri, si legge nella nota informativa.

La Commissione europea ha recentemente proposto un nuovo regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi, che richiederebbe ai Paesi di fissare i propri obiettivi nazionali di riduzione, di garantire che tutti gli agricoltori e gli altri utilizzatori professionali di pesticidi adottino sistemi di controllo dei parassiti rispettosi dell’ambiente e di limitare l’uso dei pesticidi in aree sensibili come le aree verdi urbane e le aree protette. Tra le altre misure discusse nella nota informativa figurano la formazione di utilizzatori professionali e consulenti, l’incentivazione della transizione verso l’agricoltura biologica e di precisione e la tassazione dei pesticidi più pericolosi.

Per ridurre la dipendenza dai pesticidi chimici e mantenere la sicurezza alimentare, sarà anche fondamentale promuovere il passaggio a modelli agricoli alternativiche applichino concetti e principi ecologici alla produzione agricola, come suggerisce la nota informativa dell’AEA.

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