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L’Europa deve dirigere la politica dei trasporti nella direzione giusta

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Press Release Pubblicato 26/03/2009 Ultima modifica 03/06/2016
In Europa, il trasporto continua a contribuire in maniera sproporzionata alle emissioni di gas ad effetto serra, alla cattiva qualità dell’aria ed al rumore; inoltre, utilizza tuttora modi efficienti per spostare persone e merci.

Sappiamo che esiste la tecnologia per far fronte agli impatti del settore dei trasporti sull’ambiente europeo. Tuttavia, numerosi veicoli che escono dalla catena di produzione sono tutto fuorché "verdi" e il settore del trasporto merci favorisce ancora i modi di trasporto meno efficienti mentre le ferrovie dell'UE non sono ancora dotate di un sistema unificato.

professoressa Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell'AEA

I risultati sono illustrati nella relazione "Transport at a crossroads" (Il trasporto al crocevia), presentata quest'oggi al Parlamento europeo, a Bruxelles, dalla professoressa Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell'AEA, "Sappiamo che esiste la tecnologia per far fronte agli impatti del settore dei trasporti sull’ambiente europeo. Tuttavia, numerosi veicoli che escono dalla catena di produzione sono tutto fuorché "verdi" e il settore del trasporto merci favorisce ancora i modi di trasporto meno efficienti mentre le ferrovie dell'UE non sono ancora dotate di un sistema unificato." 

"Nel momento in cui abbiamo bisogno di far fronte ai nostri problemi economici e ambientali con soluzioni sostenibili e "verdi", la tendenza nel settore dei trasporti sta puntando verso la direzione sbagliata e continuerà in tale modo a contribuire all'inquinamento atmosferico, all'aumento di emissioni di gas a effetto serra e di numerosi impatti ambientali negativi." afferma la professoressa McGlade.

  • Tra il 1990 e il 2006, le emissioni di gas a effetto serra sono aumentate del 26 % o di 180 milioni di tonnellate, con l’esclusione del trasporto aereo e marittimo internazionale (EU-15). Nel 2006, ciò rappresenta un aumento più elevato delle emissioni nazionali quali ad esempio 132 milioni di tonnellate per il Belgio o i 157 milioni della Romania. [1]
  • Tra il 1996 e il 2006 il volume totale di merci misurato in tonnellate-chilometro è aumentato del 35 % negli Stati membri dell'UE ovvero 650 milioni di tonnellate - km, significativamente superiore al trasporto complessivo di merci in Germania. Il trasporto ferroviario di merci e quello nelle acque interne ha invece visto una diminuzione della quota di mercato.
  • Tra il 1995 e il 2006 il livello di proprietari di autoveicoli  nell'EU-27 è aumentato del 22 %, il che rappresenta 52 milioni di autoveicoli. Tale incremento è equivalente all’intera flotta del Regno unito e della Spagna riuniti. Nel 2006, il numero di chilometri trascorso dai passeggeri dei paesi membri dell'AEA, è aumentato di 65 milioni di chilometri.
  • Le sostanze inquinanti atmosferiche prodotte dagli autoveicoli sono in declino, ma la qualità dell’atmosfera è tuttora un problema in tutta l’Europa.

Separazione tra la crescita nel settore dei trasporti e la crescita economica

Delle politiche ben delineate per gestire la richiesta di trasporto possono ridurre i volumi di trasporto. Ciò migliorerebbe l’efficienza del settore dei trasporti nell’economia e separerebbe la crescita in tale settore dalla crescita economica. La relazione conferma anche che i segnali dei prezzi svolgono un ruolo essenziale nelle scelte dei consumatori: con un aumento del 20 % nella richiesta di servizi di autobus rispetto al 10 % di aumento dei prezzi del carburante.

 "Abbiamo ancora bisogno di obiettivi chiari, misurabili, realistici e tempestivi per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, le emissioni atmosferiche e l'inquinamento acustico provocati dal trasporto. I consumatori hanno indicato, forse in maniera più critica, attraverso la loro reazione all'andamento erratico dei prezzi lo scorso anno, che i prezzi di carburante e i pedaggi stradali svolgono un ruolo nel far fronte alla richiesta di trasporto."afferma la professoressa McGlade.

Antefatti della relazione

La relazione "Transport at a crossroads" è una pubblicazione annuale del Meccanismo di relazioni su trasporti e ambiente dell'AEA (TERM), che ha lo scopo di monitorare l’andamento e l’efficacia dell'integrazione delle strategie per il settore dei trasporti e per l'ambiente. Le relazioni TERM sono state pubblicate sin dal 2000 e offrono importanti suggerimenti che possono contribuire allo sviluppo delle politiche dell'UE. La relazione mira a coprire tutti i paesi membri dell'AEA.

Paesi membri dell’AEA: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Repubblica slovacca, Slovenia, Svezia, Svizzera, Turchia, Regno Unito.

A proposito dell'Agenzia europea dell'ambiente (AEA)

L'AEA ha sede a Copenaghen. L’agenzia ha lo scopo di contribuire alla definizione di un miglioramento significativo e misurabile nell’ambiente europeo attraverso al fornitura di informazioni tempestive, mirate, pertinenti e affidabili ai responsabili delle decisioni politiche e al pubblico.

Per informazioni ai media contattare:

Òscar Romero Sanchez

Addetto stampa

Tel.: +45 3336 7207

Cellulare: +45 2368 3671

Gülçin Karadeniz

Addetto stampa

Tel.: +45 3336 7172

Cellulare: +45 2368 3653



[1] Emissioni annuali per il 2006 – Osservatorio di dati relativi al gas a effetto serra dell’AEA - http://dataservice.eea.europa.eu/PivotApp/pivot.aspx?pivotid=455

 

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