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La relazione 2020 dell’AEA sullo stato e le prospettive dell’ambiente in Europa svolge un ruolo essenziale nel sostenere il rinnovato slancio dell’Europa verso la sostenibilità

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Article Pubblicato 06/02/2020 Ultima modifica 11/05/2021
4 min read
Photo: © Daniel Kusak, My City /EEA
All’inizio di questo mese l’Agenzia europea dell’ambiente ha pubblicato la relazione dal titolo «L’ambiente in Europa: Stato e prospettive 2020 (SOER 2020)». La relazione è giunta alla conclusione che l’Europa non riuscirà a centrare gli obiettivi fissati per il 2030 senza un intervento urgente nei prossimi dieci anni per affrontare l’allarmante tasso di perdita di biodiversità, gli effetti sempre maggiori dei cambiamenti climatici e l’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali. Il documento offre anche delle soluzioni chiave, che aiuterebbero l’Europa a ritrovare la rotta giusta per il conseguimento di questi obiettivi. Abbiamo incontrato Tobias Lung, esperto dell’AEA per la valutazione e il coordinamento del SOER, per discutere il ruolo della relazione SOER 2020.

Quali sono i messaggi principali della relazione SOER 2020? Come siete giunti a queste conclusioni?

La relazione «L’ambiente in Europa: Stato e prospettive nel 2020» esorta i paesi, i leader e i responsabili politici europei a intervenire subito e a sfruttare i prossimi dieci anni per potenziare e accelerare drasticamente le misure per rimettere l’Europa in carreggiata al fine di raggiungere i propri obiettivi e target di politica ambientale di medio e lungo termine ed evitare cambiamenti e danni irreversibili all’ambiente. Il quadro che abbiamo delineato trasmette un senso di urgenza e un’immagine alquanto negativa ma è importante sottolineare che il SOER 2020 presenta un approccio orientato alle soluzioni per affrontare queste sfide e che siamo ancora in tempo per cambiare la rotta. La relazione include un’intera sezione (tre capitoli) dedicata alla comprensione dei sistemi (quali energia, mobilità e alimentazione), in cui si spiega inoltre perché un’analisi minuziosa è necessaria e utile per capirli e stimolare una conoscenza orientata alle soluzioni. Evochiamo inoltre modi concreti per fare leva, ad esempio, sui governi e sulla governance in generale, sulle città, sulla finanza e sui sistemi fiscali.

Perché il SOER 2020 è tanto importante?

Il SOER è la relazione faro dell’AEA e in quanto tale offre la panoramica più esauriente della situazione in Europa in materia di ambiente e clima. Le norme costitutive dell’Agenzia europea dell’ambiente prevedono che tale relazione sia redatta ogni cinque anni. L’aspetto più significativo, però, è che il SOER rappresenta un riferimento importante per molte persone, soprattutto presso le istituzioni dell’Unione europea, perché pone la nostra valutazione globale in materia di ambiente e clima in relazione con un’ampia varietà di obiettivi delle politiche europee. Pertanto, più di ogni altra valutazione dell’AEA, questa relazione è portata all’attenzione dei responsabili decisionali e funge da riferimento in molti contesti.

Il SOER 2020 è già stato utilizzato a sostegno della comunicazione sul Green Deal europeo, presentata poco dopo la pubblicazione della nostra relazione. La Commissione europea ha inoltre riconosciuto la nostra relazione come una valutazione importante che sosterrà l’ulteriore sviluppo e l’attuazione del Green Deal europeo. Ciò non significa che i responsabili politici dell’UE si baseranno esclusivamente sul SOER 2020 ma, a seconda delle rispettive competenze, si concentreranno su aree tematiche specifiche per integrarle con informazioni più approfondite.

Il SOER funge da riferimento anche per i singoli paesi, soprattutto per quanto sta avvenendo a livello europeo. Appare evidente che molte soluzioni presentano un carattere transfrontaliero e molte tematiche trattate sono di portata globale e non si limitano a paesi specifici, quali il ruolo dei diversi enti di finanziamento per vari aspetti delle transizioni verso la sostenibilità. Nel caso del capitale naturale bisognerà stimolare soprattutto investimenti pubblici, invece nei settori dell’energia e dei trasporti è più comune una combinazione di investimenti pubblici e privati. Tali dinamiche si riscontrano in quasi tutti i paesi.

Come è stato elaborato il SOER 2020? Può spiegare il processo?

Il SOER 2020 è una relazione imponente. Alla sua stesura ha partecipato una ventina di autori principali, con il contributo di altri 40 coautori. La relazione si compone di circa 500 pagine, sviluppate concettualmente e redatte nell’arco degli ultimi tre anni e mezzo. Tuttavia queste pagine sono solo la punta di un iceberg che consta di circa 50 relazioni e note informative redatte ogni anno dall’AEA. Il SOER 2020 fa il punto sul nostro lavoro degli ultimi cinque anni, dalla pubblicazione dell’ultimo SOER nel 2015 e si fonda su quasi 300 relazioni e note informative, a loro volta supportate da indicatori e altri prodotti (online).

La relazione SOER 2020 presenta un approccio marcatamente iterativo e integrato al fine di rafforzare l’analisi delle interconnessioni tra i vari temi. La valutazione include anche un centinaio di pagine di riferimenti bibliografici, il che sottolinea l’importanza di avvalorare le tesi esposte con fondamenti scientifici.

Da sempre la citazione delle fonti bibliografiche è cruciale per il SOER, cosi come il rigore scientifico nella formulazione e nel processo di revisione. Per questa relazione abbiamo scelto espressamente di investire in un migliore approccio alla valutazione e alla comunicazione degli aspetti relativi alla qualità e all’incertezza. Tale impegno si riflette nell’intera relazione, ad esempio nelle sintetiche tabelle riassuntive  in cui i lettori trovano informazioni sulle tendenze passate e le prospettive future, nella validità delle prove, nella misura in cui sono presenti valutazioni di esperti, nei dati principali e nelle lacune di informazioni.

Quali sono le fasi successive?

Stiamo già assistendo alle fasi successive grazie al contributo fornito dal SOER 2020 all’operato del Green Deal europeo. Il prossimo anno elaboreremo, inoltre, una relazione di follow-up che aggiornerà alcune parti del SOER 2020. Ad esempio vi sarà una nuova valutazione della natura e della biodiversità basata sulle ultime relazioni 2013-2018 nell’ambito delle direttive «Uccelli» e «Habitat». Ed è questa la finalità del follow-up, inclusa la dimostrazione di come la conoscenza possa sostenere azioni a favore delle priorità che emergono dal pacchetto del Green Deal europeo.

Su questo approccio si fonderanno inoltre gli elementi portanti del futuro SOER 2025. Intendiamo mantenere la struttura di base del SOER 2020, con valutazioni tematiche e settoriali integrate da una prospettiva orientata ai sistemi e alle soluzioni, che si sta rivelando sempre più importante.

Tobias Lung

Esperto AEA per la valutazione e il coordinamento del SOER

Editoriale pubblicato a dicembre 2019 nella Newsletter AEA numero 04/2019

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