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Tuttavia, il suolo è soggetto a continue, spesso contrastanti, esigenze da parte della nostra società. La capacità del suolo di fornire servizi ecosistemici, in termini di produzione alimentare, come riserva di biodiversità e come regolatore di gas, acque e sostanze nutritive, è dunque sotto pressione. I tassi osservati di impermeabilizzazione del suolo, erosione, diminuzione della materia organica e contaminazione riducono la resistenza del suolo o la sua capacità di gestire i cambiamenti ai quali esso è esposto.
Nel lasso di tempo di una vita umana, il suolo può essere considerato una risorsa non rinnovabile. Dobbiamo gestirlo in modo sostenibile per poter godere dei suoi benefici a livello collettivo. Nonostante la gamma di attività legate all’uso del suolo, non vi è alcuna normativa UE in materia. Fino ad oggi e, a differenza dell’acqua e dell’aria, la protezione del suolo è contemplata indirettamente o all’interno di politiche settoriali: agricoltura e silvicoltura, energia, acqua, cambiamento climatico, protezione della natura, rifiuti e sostanze chimiche. La mancanza di una politica coerente per il suolo a livello UE si riflette anche nella scarsità di dati armonizzati correlati.
Tuttavia, negli ultimi dieci anni sono stati compiuti progressi nello sviluppo delle politiche e nell’armonizzazione dei dati. La strategia tematica per la protezione del suolo della Commissione europea del 2006 mette in evidenza la necessità di proteggere il funzionamento del suolo quale elemento essenziale dello sviluppo sostenibile. A livello globale, le questioni legate al suolo vengono affrontate sotto il più ampio concetto di degrado del suolo (finora limitato alle zone aride) dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la desertificazione (UNCCD). Più di recente, la nozione di preservazione delle funzioni del suolo è stata integrata nel concetto di “neutralità del degrado del suolo” , dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2015 con l’obiettivo di garantire uno sviluppo sostenibile. Questi obiettivi includono riguardano la qualità del suolo, la contaminazione del suolo, la gestione delle sostanze chimiche e dei rifiuti. L’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile può costituire un importante veicolo per le misure di protezione del suolo in Europa. Gli sforzi intesi ad armonizzare e standardizzare le informazioni relative al suolo per uso pubblico procedono di conseguenza, tanto a livello mondiale quanto a livello europeo.
L’AEA produce valutazioni basate su indicatori riguardantiil suolo e al suo utilizzo nell’ambito del gruppo tematico degli indicatori in materia di suolo e suo utilizzo (insieme LSI). Tale insieme di indicatori comprende indicatori relativi a occupazione del suolo, impervietà, gestione di siti contaminati, umidità del suolo, erosione del suolo e carbonio organico nel suolo. Sono in programma indicatori sulla frammentazione e sul riciclaggio dei terreni. I servizi di monitoraggio del territorio Copernicus facilitano gli aggiornamenti regolari di molti di questi indicatori. L’AEA pubblica altresì valutazioni ad hoc su specifici argomenti relativi al suolo, quali l’efficienza delle risorse del suolo nelle zone urbanizzate o i carichi per l’ambiente dei metalli e nutrienti presenti nel suolo.
In funzione del tema, l’AEA collabora con i colleghi della Commissione europea [in particolare il Centro comune di ricerca (JRC) e DG Ambiente], con i rappresentanti di Eionet del Centro nazionale di riferimento per l’uso del suolo e del terreno e la pianificazione territoriale o con altre reti ed esperti europei. I partner globali comprendono: il segretariato UNCCD, il partenariato mondiale per il suolo, l’iniziativa Global Land Indicator (facilitata da UN-Habitat) e il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente.
Dal 1996 il lavoro dell’AEA in questo contesto tematico è sostenuto dai pertinenti centri tematici europei; il centro tematico europeo sui sistemi urbani, del territorio e del suolo (ETC/ULS), che è attivo dal 2014, sostiene attualmente il lavoro dell’AEA in merito ai suoli. Nel 2007, le attività relative ai dati in materia di suolo sono state trasferite al centro dati europeo sul suolo presso il JRC.
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